Nella serie Dream Rori Palazzo utilizza la fotografia per tradurre la visione in forma e il ricordo in immagine. L’artista ascolta i sogni, o quello che di essi è rimasto nella sua mente e crea delle associazioni tra gli elementi più intimi dei suoi ricordi e l’impenetrabile immaginario onirico.
Sono sogni tradotti in immagini, connesse e senza nesso, affatto logiche, ragionevolmente inspiegabili. Immagini ossimoriche, specchio di un precario ma magico equilibrio di elementi contro: contenuti stranianti e dilatati costretti a concedersi in forme concrete e minimaliste. Un inseguimento senza sosta per non raggiungersi. Per non riconoscersi. Come in un sogno.