Le Wunderkammer sono stanze delle meraviglie, una citazione dei cabinet d’amateur del Settecento, un quadro dentro un quadro. Così le foto, attraverso la tecnica dell’esposizione multipla su pellicola 6X6 (poi scansione del negativo e stampa digitale), traducono quella tentazione compulsiva di circondarsi di bellezza, la tentazione irrefrenabile di acquistare, collezionare opere d’arte, di affollare la propria vita e la propria casa di oggetti: una sorta di horror vacui, il terrore del vuoto, il bisogno di riempire.